La servitù di Casa Alberti, impegnata nei preparativi di un ricevimento, viene scossa da una scena spettrale: un branco di cani entra in cucina e trascina con sé il corpo di una donna. Nel frattempo, degli ospiti cercano di recuperare documenti scottanti che il senatore Alberti custodisce in soffitta. Le paradossali vicende che seguono si intrecciano con il passato del politico stesso e di alcuni dei suoi più intimi collaboratori.
Con una narrazione che alterna diversi piani temporali connessi a una spirale di prevaricazione, si ripercorrono le pagine più truci del Novecento italiano: l’ascesa di Mussolini, il rapimento di Matteotti e la morte di Mattei, fino ad arrivare agli ultimi giorni di Pasolini e al “capitolo scomparso” di Petrolio. A tenere le redini dei grandi cambiamenti che hanno permesso al Belpaese di emergere come potenza mondiale ci sono i vermi grigi, “piccoli uomini” che si autoproclamano il vero motore degli eventi, un gruppo occultato alle masse. Silenti e inafferrabili, eppure così pervasivi da riscrivere le regole del gioco a proprio favore, sono loro i reali protagonisti del romanzo, e rappresentano la disillusione e la megalomania di chi ha il potere di governare il destino dei popoli.
L’autore:
Francesco Bortolozzo è nato a Mirano (VE) nel 1982. Si è laureato al DAMS di Padova in Storia del cinema italiano e successivamente al biennio magistrale di Storia dal Medioevo all’età contemporanea all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Diplomatosi in Arte drammatica all’Accademia del Teatro “Stabile” del Veneto, lavora come attore al Teatro “La Fenice” di Venezia, dove nel 2020 ha presentato l’Histoire du Soldat di Stravinskij, suo debutto alla regia. I vermi grigi è il suo primo romanzo.