
Il mondo è distrutto dopo la Seconda Venuta di Cristo. Bibo, figlio della Grande Adozione, è un bambino senza passato né memoria che ha il compito di riportare luce e coraggio tra le persone. Perché ciò avvenga, dovrà viaggiare per le Città dei Sensi Ottusi, cinque luoghi in cui è vietato utilizzare uno dei sensi. I cittadini si trovano così a dover rispettare regole inflessibili e a vivere nella
dimenticanza della bellezza. Il viaggio non ha una collocazione temporale: passato e presente, veglia e sogno, vita e morte si uniscono; tutto è successo, niente è accaduto.
Eduardo Savarese scrive un romanzo di formazione dai tratti distopici, dove non manca l’avventura e la dimensione fantasy. Una storia in cui, accanto ai codici della letteratura di genere, si riflette sul ruolo della memoria e dell’esistenza. Attraverso personaggi archetipici come la gatta Susanna e la Maestra Pazienza, la narrazione unisce scienza e filosofia in uno stile che lega la forma al contenuto. Una piccola luce non si legge con gli occhi o con il cuore ma, come diceva Nabokov, dalla spina dorsale “perché è lì che si manifesta il fremito rivelatore”.
L’autore:
Eduardo Savarese vive e lavora a Napoli. È professore di diritto internazionale all’Università “Federico II” e Of Counsel in Grimaldi Alliance. Ha pubblicato con E/O: Non passare per il sangue (2012), Le inutili vergogne (2014), Lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma (2015). Con minimum fax Le cose di prima (2018), con Tetra La camera di Ondino (2022) e con Wojtek Il tempo di morire (2019), È tardi! (2021) e Le Madri della Sapienza (2023). Membro del consiglio direttivo dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, collabora con “Il Riformista” e “L’Indice dei libri”. Dal 2023 cura la direzione artistica del FLIP, Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano d’Arco.
Titolo: Una piccola luce
Autore: Eduardo Savarese
Collana: Specchi
ISBN: 978-88-9333-276-7
Pagine: 246
Prezzo di copertina: Euro 19,00