I tre racconti proposti, pubblicati nel 1895, fanno parte della prima raccolta che H.G. Wells dedicò interamente alla fantascienza.
Il bacillo rubato è l’occasione per l’autore di esprimere la propria visione politica in chiave ironica: il furto maldestro di una provetta contenente il virus del colera a opera di un anarchico diventa l’espediente per immaginare le conseguenze di una possibile guerra batteriologica.
Il sorprendente caso della vista di Davidson catapulta il lettore in una situazione paradossale in cui la fantasia prende il sopravvento sulla realtà, dilatando lo spazio e il tempo in cui si muove il protagonista.
Due avventurieri, invece, saranno disposti a tutto pur di impossessarsi di un patrimonio incustodito nell’ultimo racconto Il tesoro nella foresta, dove ironia e assurdo lasciano il posto a un clima di crescente tensione.
L’autore:
H.G. Wells nacque in Inghilterra nel 1866. Uomo di scienza e convinto sostenitore del darwinismo sociale, è considerato uno degli antesignani del genere fantastico. Nei racconti e nelle sue opere più note – La macchina del tempo (1895), L’isola del dottor Moreau (1896), L’uomo invisibile (1897), La guerra dei mondi (1898) – Wells seppe mescolare sapientemente avventura e politica. L’abilità nell’utilizzare i temi scientifici, non solo come fine narrativo ma anche come pretesto per una severa critica sociale, lo portò a essere candidato quattro volte al Premio Nobel per la letteratura. Dopo più di mezzo secolo dalla morte, avvenuta nel 1946, i suoi testi continuano a stupire per la loro visionaria inventiva.