L’editore ideale costituisce un diario postumo di Piero Gobetti. Trae ispirazione dai suoi appunti, racchiude le speranze e le prospettive di un giovane uomo dalle idee chiarissime. Il capitolo che dà il titolo al volumetto è un vero e proprio vademecum dell’editore. Traccia le linee guida di un metodo universale per ottenere il massimo da questa professione: ergersi a “creatore”. Una figura multiforme capace di padroneggiare ogni aspetto del proprio mestiere. Già un secolo fa Gobetti si interrogava sulle dimensioni dell’editoria italiana, attraverso lucidi confronti con le realtà oltreconfine. L’editore ideale è la storia di una passione che è possibile ricostruire grazie a brevi frammenti.
L’autore:
Piero Gobetti nacque a Torino nel 1901. Giornalista, filosofo, editore, traduttore e liberale antifascista, nel 1918 fondò il periodico “Energie nove” e nel 1922 il settimanale “La Rivoluzione liberale”. Sempre nel 1922 diede vita alla casa editrice che portava il suo nome e che tra gli autori annoverò numerosi intellettuali dell’epoca. La sua rivista “Il Baretti” fu pubblicata tra il 1924 e il 1928. Gobetti, costretto all’esilio dalle violenze fasciste, morì a Parigi nel 1926. Fra i suoi scritti: La filosofia politica di Vittorio Alfieri (1923), La frusta teatrale (1923); La rivoluzione liberale (1924), Risorgimento senza eroi (postumo, 1926), Paradosso dello spirito russo (postumo, 1926).