Il tema del doppelgänger, caro a Hoffmann e alla sua suggestione per lo stregonesco inquietante, si rivela perfettamente nei racconti Il voto e Il Sandmann, entrambi facenti parte della raccolta Notturni pubblicata in Germania nel 1817. Nel primo la poetica del perturbante vede protagonista una donna, Ermenegilda/Celestina, che porta in grembo un bambino concepito con uno spregevole inganno. La vergogna e l’infamia sono tali da obbligarla a indossare un velo, una maschera che nasconda il volto ormai deformato dalla violenza subita. Una favola che si dipana in toni cupi e diabolici che rivivono ancor più profondamente ne Il Sandmann: Nathanael, sventurato studente con un passato traumatico, rammenta la morte del padre per mano di un essere mostruoso e intangibile. Un frammento di memoria che esercita tremende ossessioni da cui il giovane è costantemente pervaso. Realtà e folle immaginazione lacerano i personaggi che, tra sogno e disperazione, si avvicendano nel turbinio dell’illusione.
L’autore:
Ernst Theodor Amadeus Hoffmann nacque a Konigsberg nel 1776. Fu scrittore, magistrato, musicista e pittore. La sua natura eclettica lo portò ad approcciarsi alla letteratura con vivacità, manifestando un costante interesse per le tematiche del doppio e dell’esoterismo: realtà e fantastico, sogno e magia. Tra le sue opere più celebri ricordiamo la raccolta Racconti fantastici alla maniera di Callot (1814) e I confratelli Serapione (1821). Morì nel 1822.