
La prima parte del saggio quinciano L’assassinio come una delle belle arti fu pubblicata nel 1827 sul “Blackwood’s Magazine”; all’opera si aggiunse una seconda parte (1839) e infine un Poscritto (1854). In questo volume è presente la cronaca dei due omicidi riportati nell’ultima sezione del saggio: il protagonista è l’assassino John Williams, abominevole e crudele incubo dei cittadini londinesi. De Quincey ripercorre il gusto del macabro chiamando in causa Jonathan Swift e al termine della disamina conduce il lettore nel labirinto di ombre, scricchiolii e dettagli perversi che caratterizza i due racconti legati a Mr. Williams, in una Londra nebulosa e impenetrabile.
L’autore:
Thomas de Quincey nacque a Manchester nel 1785. Iscrittosi nel 1804 al Worcester College di Oxford, dal 1807 divenne uno stretto collaboratore di Wordsworth e Coleridge; malgrado una voluminosa produzione letteraria, raggiunse la notorietà solo nel 1821 con Le confessioni di un mangiatore d’oppio, autobiografia pubblicata inizialmente in forma anonima sul “London Magazine” e, nel 1822, in volume. Gli articoli e le dissertazioni di de Quincey furono presenti con assiduità su quotidiani e riviste. Realizzò in seguito altre opere di carattere autobiografico come Suspiria de Profundis (1845) e Il postale inglese (1849), seguendo il solco delle Confessioni. Si spense nel 1859 a Edimburgo.
Titolo: L’assassino
Autore: Thomas de Quincey
Traduzione: Carlo Linati
Prefazione: Carlo Linati
Postfazione: Paolo Vitaliano Pizzato
Collana: Gli Eletti
ISBN: 978-88-9333-225-5
Pagine: 68
Prezzo di copertina: Euro 3,90