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L’immoralista

Durante la propria luna di miele in Nordafrica, il letterato parigino Michel si ammala gravemente di tubercolosi. Il viaggio in sé e la successiva graduale guarigione si trasformeranno per lui in un’occasione per mettere in discussione la rigida morale ereditata da una società conservatrice, oltre che tutta la sua esistenza. La riscoperta dei piccoli e grandi piaceri della vita, inclusi quelli fisici, portano il protagonista di questo racconto lungo a ripromettersi che è giunto il momento di concentrarsi sull’hic et nunc, anche a costo di cadere in un vortice di puro e pericoloso edonismo.

L’autore:

André Gide nacque a Parigi nel 1869. Figlio unico di una benestante e austera famiglia protestante, a causa della sua cagionevole salute e delle sue “cattive abitudini” non seguì un regolare percorso scolastico. Nonostante questo fu influenzato dagli scritti di autori come Goethe, Nietzsche, Hugo, Mallarmé e Wilde, divenuto poi suo amico. Scrisse soprattutto opere di stampo autobiografico, nelle quali affrontò temi che riguardano il bisogno di affermare la propria libertà e il proprio io, la voglia di indagare l’inquietudine derivante dalle esperienze di vita e dalla personalità di ognuno e, più in generale, dalle contraddizioni dell’essere umano. Nel 1947 vinse il Premio Nobel per la letteratura. Morì a Parigi nel 1951.

Titolo: L’immoralista

Autore: André Gide

Traduzione: Simona Zacchini

Collana: Eletti XL

ISBN: 978-88-9333-236-1

Pagine: 122

Prezzo di copertina: 7,90 euro

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