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Casa d’altri

A Montelice, un paesino immerso nell’aspro paesaggio dell’Appenino emiliano, da quando la guerra è “morta” la vita scorre dura e monotona. Il giorno e la notte si susseguono inesorabilmente e il silenzio viene rotto solo dall’abbaiare dei cani e dai campanacci dei bovini che scendono dal monte ogni sera. Il narratore, protagonista del racconto, è un parroco stanco e disilluso, un “prete da sagre e nient’altro”, come si definisce lui stesso. L’incontro con Zelinda – un’anziana che conduce un’esistenza misera, solitaria e selvaggia – e una domanda che da tempo grava su di lei sconvolgeranno le certezze del sacerdote a tal punto da destabilizzarlo, fino a portarlo a “provare vergogna di tutte le parole del mondo”.

L’autore:

Silvio D’Arzo, pseudonimo di Ezio Comparoni, nacque a Reggio Emilia nel 1920. Figura schiva ed enigmatica, fu autore di un solo romanzo – All’insegna del buon corsiero – ma esplorò nel breve arco della sua esistenza le più diverse forme letterarie: poesia, saggio, narrativa per ragazzi. Scrisse alcuni tra i più importanti racconti della letteratura italiana del Novecento. Tra questi, Casa d’altri, che venne definito da Eugenio Montale “un racconto perfetto”. Morì di leucemia, nella sua città natale, nel 1952.

Titolo: Casa d’altri

Autore: Silvio D’Arzo

Collana: Gli Eletti

ISBN: 978-88-9333-244-6

Pagine: 72

Prezzo di copertina: Euro 3,90

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